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Scafati. Bando Cda Acse, Carotenuto: “L’amministrazione delle nomine” Provincia Provincia e Regione 

Scafati. Bando Cda Acse, Carotenuto: “L’amministrazione delle nomine”

“Ce lo aspettavamo. Dopo il potenziamento della raccolta rifiuti, che va a modificare letteralmente il contratto di servizio con la partecipata Acse S.p.a., per un importo di 700mila euro che graverà sui cittadini con un “potenziamento” delle bollette tari, ecco che ne arriva un altro. – scrive il consigliere comunale di Scafati Arancione Francesco Carotenuto –
Con avviso pubblico del 22 dicembre scorso, il sindaco rende noto che è possibile presentare, entro le ore 12.00 del prossimo due gennaio, la candidatura per la nomina di tre membri del consiglio di amministrazione della società partecipata Acse.
Non basta più, quindi, la sola figura dell’amministratore unico, così come deciso dalla commissione insediatasi all’indomani dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche; ora si procede anche alla nomina, pardon, selezione, dei componenti il Cda.
L’avviso, inutile dirlo, è stato fatto nel rispetto della normativa ma, ancora una volta, ci si domanda se fosse opportuno procedere in tal senso, visto le finanze comunali e il continuo sperpero di denaro pubblico messo in campo da questa amministrazione fin dal suo insediamento, con già due variazioni di bilancio finalizzate non a garantire servizi, ma ad organizzare solo ed esclusivamente feste.
Anche questo avviso, come altri atti partoriti da questa amministrazione, sembrano una sorta di film già visto, volto, di fatto, ad indirizzare verso una direzione piuttosto che in un’altra.
Avevamo già espresso dubbi sulla nomina del nuovo comandante della polizia locale (rivelatisi , poi, fondati), così come quelli sullo spazzamento e sulle ditte del settore, e tanti altri ancora.
Ed anche oggi, di fronte a questo avviso che ha tanto il sapore di un ennesimo regalo natalizio confezionato a norma di legge, i nostri dubbi riaffiorano.
Era improcrastinabile un atto del genere? Non bastava il solo amministratore unico? Si potenzia il servizio e se ne potenzia la gestione? E, se si, di fatto, a favore di chi? Di certo, non a favore delle tasche dei contribuenti scafatesi”.

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